La pittura concettuale barocca di Martin Pohl si inserisce proprio in questo movimento internazionale. Nato in realtà come scultore, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 fa della pittura il punto focale del suo lavoro. Quello di Pohl è uno stile che coniuga concettualità e materialità in maniera singolare. Fin dal principio l’ambizioso obiettivo di Pohl altro non è che il rinnovamento della pittura, la sua liberazione dall’ambito di sua pertinenza. I materiali che Pohl impiega palesano un approccio pittorico molto particolare. Pohl dipinge su pannelli MDF. I colori usati da Pohl sono una miscela di pasta di cera riscaldata e pigmenti diluiti al nitro. L’effetto specifico che ne risulta è che ogni pigmento reagisce in maniera diversa al contatto con la cera e con il supporto in MDF. Emerge ciò che Andreas Hapkemeyer chiama l’effetto di liquidità del colore, tipico della pittura di Pohl che vede, in tutte le serie di dipinti, la massa pittorica applicata con grande slancio sul supporto. Testi di Elisabeth von Samsonow e Andreas Hapkemeyer in tedesco, italiano ed inglese.