Il 3 aprile 1920 Franz Kafka scese dal treno alla stazione di Merano. L’"impiegato di Praga" era gravemente malato, soffriva di tubercolosi. Il suo soggiorno in riva al Passirio durò quasi tre mesi e avvenne in un momento storico di transizione: la Belle Époque della Kurstadt, la celebre località di soggiorno curativo, era irrimediabilmente giunta al termine e il Tirolo a sud del Brennero, da regione dell’Impero austro-ungarico, alla fine della Grande Guerra si ritrovava a essere parte integrante del Regno d’Italia. A Merano Kafka scrisse lettere struggenti indirizzate a Milena Jesenská, la sua traduttrice ceca. Ciò che era iniziato come una corrispondenza per motivi professionali, divenne un dramma epistolare noto in tutto il mondo.
Con contributi di Ferruccio Delle Cave, Patrick Gasser, Hans Heiss, Ulrike Kindl, Hannes Obermair, Rosanna Pruccoli, Tiziano Rosani e Antonella Tiburzi.
Con interventi di Guido Massino e Reiner Stach, studiosi di Kafka e delle sue opere, e un saggio di Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega 2018.
Contiene più di 100 fotografie storiche e documenti originali, in parte inediti.
» Centenario del soggiorno di Franz Kafka a Merano
» Contributi di esperti rinomati
Patrick Rina | Veronika Rieder (a cura di)
16,5 × 24 cm | 224 pagine
ISBN: 978-88-7283-744-3
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