È come avere a disposizione una potente Ferrari ma usarla come fosse una vecchia e sgangherata 500: è questo uno dei paragoni che Toni Visentini – giornalista bolzanino con alle spalle una lunga attività che lo ha portato spesso in giro per il mondo – usa per descrivere, raccontare e far capire l’Alto Adige-Südtirol. In una selezione di 100 dei suoi editoriali sul Corriere dell’Alto Adige traspare, spesso con gustosa ironia, soprattutto un grande affetto ed una grandissima simpatia per la sua terra ed i suoi abitanti, l’orgoglio di vivere in una situazione per molti versi privilegiata. È una provincia che ha un’autonomia invidiabile e ricca, cittadini di diverse lingue e culture, una natura splendida, una collocazione geografica centrale, un diffuso benessere. Insomma: è una terra da primato che vive però ancora troppo spesso con una sorta di torcicollo perenne per la sua storia controversa ma non dissimile da quella di tante altre zone di confine meno fortunate. Una terra che guarda ancora troppo a se stessa e troppo poco fuori dai propri confini e verso il futuro. Una terra che, a forza di sentirsi l’ombelico del mondo, rischia di non sfruttare pienamente le enormi potenzialità di cui dispone.