I ricordi di Michele Lettieri non sono una classica autobiografia ma un riuscito tentativo di racconto collettivo su base generazionale di una comunità locale nelle sue modificazioni lungo i decenni: dai giochi delle grenz di ragazzini alle attività nelle organizzazioni giovanili del ventennio fascista, dalla tempesta bellica alla vita associativa del dopoguerra. Un vivace racconto che rievoca nelle percezioni di allora la continua ricerca di cambiamento, partecipazione e convivialità.
Michele Lettieri, nato a Solofra (Avellino) nel 1924, si trasferisce a Bolzano nei primi anni Trenta per ricongiungersi al padre, sarto tagliatore presso l’Unione militare. A Bolzano frequenta l’intero percorso scolastico fino al diploma magistrale, al quale nel dopoguerra aggiunge quello scientifico. Studia ingegneria a Napoli e, tornato a Bolzano, comincia a esercitare la professione alla quale affianca ben presto l’insegnamento. Coinvolgendo uffici statali, amministrazione cittadina e forze armate, nel 1970 è protagonista dell’avvio del progetto di risistemazione del letto e del greto del Talvera, che – continuato dall’Azienda provinciale dei bacini montani – porterà alla creazione dei famosi “prati”, il “polmone verde” cittadino.
Un fluire nel passato, il suo, non assimilabile però a un’autobiografia bensì a un racconto collettivo. Pagine che, sotto la guida dell'autore, ripercorrono la Bolzano negli anni del Fascismo, delle opzioni, dell’entrata in guerra.
Corriere del Trentino Alto Adige, Silvia Vernaccini
Il libro, corredato da molte immagini e da un Dvd curato da Franz Oberkofler, ripercorre in forma di racconto corale gran parte della storia bolzanina del ’900.
Alto Adige
13,5 x 21 | 336 pagine
ISBN: 978-88-7283-562-3
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